"Ad assicurare la presenza di qualche grande quercia ci hanno pensato i signori della storica Villa Colloredo Mels Mainardi Bianchi, costruita nel Seicento sui resti d’una fortezza del 1100 e dove hanno vissuto il poeta Ermes di Colloredo e il più noto Ippolito Nievo, autore del celebre Le confessioni di un ottuagenario, che sancisce in frazione Gorizzo la fine delle campagne a cereali e pioppeti e introduce alla biodiversità rintracciabile comunemente nei giardini e lungo i viali degli abitati contemporanei."
Tratto da PDF caricato su https://studiohomoradix.com/ di Tiziano Fratus - alberografiamediofriuli_fratus_2013_parte2
La storia di questa foto infatti nasce di seguito alla mia richiesta verso la proprietaria di poter fare uno scatto a questa magnifica quercia. Racconto un aneddoto simpatico: ero convinto fosse la Quercia di Sterpo la famosa seicentesca Farnia del Friuli Venezia Giulia (tornato a casa ho realizzato che non lo fosse, ciò nonostante contentissimo di aver documentato questo albero vuoi anche per "coincidenza"); io tutto contento di essere riuscito ad avere la possibilità di fotografare questo esemplare mi presento alla villa e mi prendo il tempo di fotografarla mentre la signora proprietaria fornisce lezioni ippiche a delle ragazze. Cosi facendo arrivo al calar del sole e attendo che i cavalli si posizionino come in foto: paralleli alle staccionate. A quel punto scatto 4 fotografie che poi unisco in post produzione ottenendo una panoramica ampia che comprende questo grande saggio al tramonto. I cavalli sono inoltre un elemento naturale (non umano) che da l'idea della grandezza di questo grande albero.